Di Redazione FotoArts / 2047 visualizzato/ INTERVISTE

Oggi iniziamo una serie di interviste a fotografi. Questo angolo cerca di entrare dentro il lavoro del fotografo a piccoli passi entrando dentro il suo mondo per scoprire il suo lavoro.

Ciao Alex, inauguriamo questo angolo di blog con la prima intervista a te. Vogliamo raccontare il mondo della fotografia attraverso gli autori, le loro esperienze e il loro modo di lavorare in modo da creare un legame vero tra immagine e lavoro. Cerchiamo di approfondire la conoscenza della persona e della sua professionalità Sicuramente oggi è molto più facile perché ci conosciamo da anni e ho avuto la fortuna di veder crescere la tua tecnica e bravura nel tempo riuscendo ad apprezzare il tuo lavoro al meglio. Ora sei diventato uno dei fotografi glamour più gettonati e mi vorrei che ci raccontassi la tua storia. Le domande possono sembrare semplici e scontate, ma non è semplice raccontarsi e un approccio semplice penso sial il migliore per capire.

Direi che se va bene possiamo parlare un pochino di te, di quello che sei e cosa è per te la fotografia.

Ho scoperto la fotografia diciamo di livello professionale un po’ tardino, intorno ai 48 anni però mi ci sono dedicato con molta passione e per me è veramente stata come una cura per un animo sempre insoddisfatto. Oggi occupa una gran parte del mio tempo libero e mi riempie la vita e i pensieri, ricchi di tutta la passione che posso mettere. Sono sempre alla ricerca di una foto speciale e questo mi aiuta molto a scervellarmi per trovare sempre nuovi set e nuove situazioni.

In questi anni di lavoro c’è stato un incontro con qualcuno che si rivelato importante per la tua crescita?

Si c’è stata una persona che mi ha aiutato a manovrare la luce artificiale in esterna e mi ha dato una mano accrescendo con le sue capacità anche il mio entusiasmo. Si tratta del fotografo Alessandro Rossi che è un vero ingegnere della fotografia. Praticamente ha tutto quello che manca a me e pian piano me lo sta trasmettendo.

 Ci racconti il tuo primo approccio a quest’arte e quali sono state le tappe fondamentali?

I primi approcci sono stati quelli del turista. Andavo cercare inquadrature speciali nei panorami banali fotografati da tutti. Ricordo con piacere una foto al mercato di New York dove anziché riprendere i mercanti o la location ho ripreso dei sacchi di cipolle colore lilla che erano una meraviglia.

Quanto ha influito il web, i siti di fotografia / forum per la tua crescita e confronto fotografico? 

È stato assolutamente decisivo confrontarmi con i vari colleghi che si sono mano alternati sui siti di fotografia. La vera crescita è stata proprio lì, anzi oserei dire anche qui. Ricevere critiche costruttive a volte fuori dei denti è molto ma molto importante. Guardare tante foto e osservare i particolari, le inquadrature, i tagli di luce e pensare: non ci arriverò mai. Questo deve essere sempre un traguardo ma farlo poi diventare un inizio. Ho trovato 1000 spunti sul Web 1000 persone che mi hanno potuto insegnare anche inconsapevolmente tanti segreti della fotografia. Osservare, osservare criticamente, pensare di essere sempre l’ultimo in classifica, questo è veramente un trampolino per lanciarsi verso foto sempre migliori. Non essere mai sicuro di farcela è un toccasana perché ti aiuta a concentrarti sempre nel cercare quella foto che possa emozionare chi la osservi.

Il tuo stile come è nato, mi spiego, ha fatto riferimento a quale grande fotografo mondiale?

Non c’è stato nessun fotografo in particolare che mi abbia ispirato perché non credo di avere un vero e proprio stile. Diciamo che mi sono ispirato a tutti i fotografi perché ognuno mi ha dato qualcosa e, per tutti fotografi, intendo anche tutti i fotoamatori, tutte le persone che si impegnano come me a cercare di tirar fuori quel qualcosa di diverso ancora non troppo visto. Diciamo che avendo poi avuto la fortuna di avere uno studio fotografico personale ricavato da una casetta che non abitavo mi sono poi specializzato nel fotografare la figura femminile che secondo me è il frutto più bello della natura con tutte le sue sfaccettature piene di mistero.

Chi sono i “grandi” di ogni epoca che ammiri di più?

Non ti so rispondere perché non riesco a vedere la grandezza solo in un fotografo come ho detto prima. Non vorrei essere banale a dire i soliti nomi che conoscono tutti.

In che formato scatti di solito, quale è la tua attrezzatura e quale software utilizzi per gestire le tue immagini? 

Adesso sentiremo un coro di Buuuuuu!!!! Scatto semplicemente in JPEG ma solo perché scatto davvero tantissime foto per ogni servizio fotografico e dato che sono uno che non butta niente alla fine avrei bisogno di 10 computer o 10 dischi rigidi ... decine di Tera per ogni anno. A dire la verità faccio questa considerazione: quasi tutte le ragazze guardano le foto soltanto sul telefono quindi a piccola risoluzione e purtroppo non stampano nulla. Nel momento in cui quelle foto avranno una destinazione diversa... per es. cartellonistica o cartacea allora le scatto in Raw. Sarebbe pazzesco scattare sempre in altissima, gigantesca risoluzione. Scatto circa 800 foto per ogni servizio fotografico per 2/3 volte alla settimana tutto l’anno!!!!

Leggi riviste di fotografia? Se si, quali? Consulti siti web di fotografia?

Riviste di foto ne compro poche ma qualcosa compro. Per quanto riguarda i siti Web naturalmente è proprio da lì che si impara tantissimo. Al primo posto Pinterest, poi 500px, quindi FotoArts, i tre siti più importanti al mondo per quanto riguarda la fotografia!

 Ci racconti come imposti il lavoro con le modelle, come ti approcci con loro e con il progetto prima e durante la lavorazione?

Spesso non ho un progetto nemmeno di massima ma mi faccio ispirare dalle cose che portano loro oppure da qualche idea trovata proprio su qualche sito. Ovviamente girando per la città ci sono 1000 modi per ispirarsi. A volte non so nemmeno io come faccia. Osservo molto la mia nuova modella di quel giorno. A volte ci ho scambiato soltanto due parole. Ma è importantissimo comunicarle un sorriso, e un aspetto che le dia familiarità. Soltanto così potrai darmi tutta se stessa.

 Cosa suggerisci a chi vuole iniziare a fare fotografia glamour, ritratti e di moda?

Innanzitutto metterci molta serietà. Poi cercare di essere sempre molto professionali e freddi specialmente davanti alla bellezza femminile. Concentrarsi cercando di cogliere sempre il loro aspetto migliore, cercare di realizzare sempre, ogni volta, la foto dell’anno! Farsi prendere sempre da 1000 dubbi. Perché non dovremmo mai avere la certezza di dire: tanto questo lo so fare. Sarebbe banale dire cercare di fare foto eleganti ma l’eleganza è qualcosa che non si può trasmettere, bisogna averla dentro e quindi cercare di guardare uno scenario con eleganza diventa qualcosa che o lo sai fare o non lo sai fare...

 Cosa pensi del progetto FotoArts (che hai visto nascere)?

Mi sembra un progetto molto interessante destinato a crescere insieme all’aiuto di tutti noi.

Ti auguro che questo sito cresca ulteriormente perché ci sono tante buone intenzioni e popolato da tanta bravissima gente in gamba. Colgo l’occasione per farti un grandissimo in bocca lupo a te e al tuo sogno.

Come sempre Alex è stato un piacere, ti ringrazio del tempo prezioso che mi / ci hai dedicato. 

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