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di Andrea Grosso

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Andrea Grosso Andrea Grosso Gonars
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VISTE: 4019
Categoria: BiancoNero
Camera: Canon EOS 5D Mark III
Tempo: 1/1000
Apertura: f/2.0
ISO: 1000

4 commento/i

  • antonio arfelli
    06/02/2016 21:32

    Bella. Una sensualità profonda. Nessuna volgarità, nessuna ostentazione, nessun ammiccamento, solo la prorompente sensualità del corpo, abbandonato al torpore del riposo. Questa foto più che mostrare una porzione di corpo è una metafora del desiderio, una condizione tutta umana, la passione, l'amore, una pausa a seguire, o a precedere. La grana grossa distrae dal b/n, sottrae lo scatto da ulteriori analisi, riportando lo sguardo al soggetto. Andrea, io credo che tu abbia evitato scientemente la precisione di bassi iso, perché non è in discussione la bellezza della rappresentazione del corpo, ma la sensazione di tutto quello che c'è dietro, il sentimento per cui si è mossa da sempre l'arte, la musica: Cavaradossi canta "io muoio disperato", disperato non perché sta per morire, ma perché perde l'amore di Tosca già conosciuto, ".. o dolci baci e languide carezze.. mentr'io fremente le belle forme disciogliea dai veli!". La sensualità può essere cantata, può essere dipinta, può essere scolpita nel marmo, ..e può essere anche fotografata, come in questo particolare b/n ricco di impressione. L'inquadratura è ottima, imho. Bella luce, catturata ed usata con maestria, per esaltare il fisico statuario. Tutto nell'indeterminatezza, a suggerire certezze, tutto voluto, senza equivoci.

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  • Andrea Grosso
    06/02/2016 23:24

    Che dire... una recensione del genere indifferentemente da che livello arrivi, fa sempre e sicuramente piacere.. credo che a qualsiasi fotografo, a chi fa di questa passione una ragione di vita col cuore, frasi del genere facciano sicuramente piacere.. uno sprone fondamentale per andare avanti... e per questo ti chiedo sinceramente grazie.
    lusingato e senza parole io... se la foto parla, lascio le parole a lei..

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  • antonio arfelli
    07/02/2016 16:44

    Caro Andrea, le foto parlano perché l'autore ne è direttamente coinvolto. C'è sempre un uomo, una donna, dietro ad ogni scatto. Sempre. Guardare le foto è un po' come conoscere gli autori, rileggerne le emozioni, o meglio interpretarle per quel che si percepisce, imho. E' un esercizio particolarmente piacevole. Considera che tutta la fatica dell'autore, la ricerca, l'idea, la scelta delle soluzioni tecniche (anche la semplice impostazione dei parametri di esposizione sulla fotocamera) e poi il lavoro al computer, tutto questo lavoro, grande o piccolo che sia stato, si risolve in un frangente, un attimo del tempo di chi guarda. Io parlo sempre di stupore. E' l'effetto su chi non sa, non si aspetta niente, e non sa neppure di cosa si parla. E' evidente che l'operazione è incredibilmente intrigante, perché avviene tout court, improvvisamente, è come un interruttore acceso dall'autore, e le sinapsi si attivano. Ora, secondo te, chi dovrebbe dire grazie? Ciao, grazie. Un piacere conoscerti tramite le tue foto.

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  • Andrea Grosso
    07/02/2016 21:59

    Ciao, grazie. Un piacere conoscerti tramite le tue parole

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