Fotografo / Fotoamatore

Metamorfosi: Quello che mi ha motivato essenzialmente è stato il tentativo, il desiderio di modificare, perfino in un certo senso di capovolgere, la visione e la percezione della realtà, di “ricostruirla”, di “rielaborarne” le linee attraverso la sensibilità, la creatività, l'immaginazione non solo di chi scatta la fotografia, ma anche di chi la osserva. Ad esempio, l'atmosfera, l'acqua e i suoi magici riflessi, esercitano l'effetto di “filtri”, che trasformano l'oggetto fotografico. Attraverso le infinite potenzialità della mente e dell'immaginazione si sviluppa una sintesi di visioni reali o possibili, a seconda dei molteplici punti di vista. Il singolo contesto, oggetto dello scatto fotografico, può assumere, dunque, una molteplicità di significati, di valenze: è “uno, nessuno e centomila” secondo l'inafferrabile dialettica pirandelliana, è immobile, statico, immutabile e in egual misura instabile, mutevole, variabile. L'obiettivo diventa strumento di potenza creatrice, manipolatore della realtà, naturale e umana, interpretabile ed interpretata dal sentimento individuale. Il soggetto è scomposto, deformato quasi, poliedrico e polimorfo, nonostante l'immagine fotografica mantenga sempre e comunque la sua funzione di riproduzione della realtà.
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